21/07/2022

Benessere Mentale

6 minuti

Mindfulness, pratica di consapevolezza contro ansia e depressione

Consapevolezza, mente focalizzata sul qui e ora, prestare attenzione senza giudizio ad azioni, sensazioni, emozioni e pensieri aiuta a scacciare ansia e depressione: in altre parole mindfulness come trattamento acuto e contro le ricadute degli stati depressivi. A dimostrarlo numerosi studi clinici randomizzati e controllati che hanno coinvolto complessivamente più di 12mila pazienti.

Cos’è la mindfulness


Mindfulness è una pratica meditativa che porta a uno stato mentale caratterizzato da consapevolezza e attenzione focalizzata priva di giudizio sul momento presente, sulle sensazioni, sugli stati del corpo, i pensieri, le emozioni, l’ambiente favorendo uno stato di apertura mentale, curiosità e accettazione di sé.
Consapevolezza è un’antica pratica buddista e semplicemente un metodo pratico per rimanere in contatto con la pienezza del proprio essere grazie all’attenzione focalizzata e profonda. La mindfulness non è in contrasto con alcuna tradizione né religione, tanto che rapidamente si è diffusa in tutto il mondo, anche in Italia, facendosi sempre più spazio tra gli approcci terapeutici e comportamentali per la gestione dello stress e ansia, dolore cronico, stress psicofisico e anche per migliorare la qualità della vita.

“Quando la tua mente non è annebbiata dai pensieri inutili, questa è la migliore stagione della tua vita”
We-men

Considerazioni per la gestione clinica

Mindfulness è il contrario del pilota automatico


Hai presente quando fai una cosa, ma non ti accorgi neppure di averla fatta?
Ti sarà capitato di andare al supermercato e, nonostante la lista della spesa preparata a casa, di trovarti alla cassa con sempre le stesse cose nel carrello e di quello che ti ha spinto al “super” non c’è ombra.
Oppure di entrare in una stanza, senza ricordare il motivo per cui ci sei andato.
Oppure di essere in auto lungo una strada nota (quella che percorri tutti i giorni per andare in ufficio) e ti trovi a destinazione senza sapere come e forse non sai neppure dire cosa è successo nel mentre.

Ecco, questo è lo stato di mindless, o mente vagante. Quando si attiva il “pilota automatico” e agisci, fai delle azioni ma la tua testa è altrove, proiettata nel futuro o ancorata nel rimuginio del passato. È lo stato in cui il tempo passa, sfuggendoti di mano e soprattutto lasciandoti insoddisfatto e soprattutto infelice.
Il pilota automatico non si attiva solo con le azioni, ma anche con le emozioni, le reazioni. Hai presente quando reagisci ad alcuni eventi, parole o situazioni, ma non era tua intenzione o non era esattamente quello che volevi fare?
C’è un modo per porre rimedio a tutto questo sfuggirci di mano: è allenare la mente a rimanere focalizzata e presente con la mindfulness.

Mindfulness efficace per ansia e depressione


Cosa c’entra la mindfulness con ansia e depressione?
La letteratura scientifica sull’efficacia di questa pratica nel trattamento di alcuni disturbi dell’umore è ricca.
MBSR (Mindfulness Based Stress Reduction) e MBCT (Mindfulness Based Cognitive Therapy) sono i due principali programmi intensivi basati sulla mindfulness che hanno dimostrato di ridurre ansia e depressione e altri sintomi psichiatrici in modo più efficace rispetto a psicoterapia, supporto psicoeducativo, rilassamento e tecniche di immaginazione. I risultati osservati da un’ampia revisione della letteratura condotta dal ricercatore canadese Khoury dell’Università di Montreal, che ha incluso 209 studi clinici e oltre 12mila pazienti affetti da diversi disturbi, hanno dimostrato che il beneficio degli interventi di mindfulness è almeno paragonabile a quello ottenibile con la terapia comportamentale e la farmacoterapia. Altre ricerche hanno poi confermato gli effetti si mantengono anche nel lungo periodo, al follow-up di 3 settimane e riducono il rischio di ricaduta dei sintomi.


Mente focalizzata e non giudicante

Mindfulness è consapevolezza grazie a un’attenzione focalizzata e non giudicante. Siamo sempre abituati ad applicare giudizi a tutto: questo è bello, questo è brutto, questo è giusto, questo è sbagliato.
Attenzione non giudicante non significa “assenza di giudizio”, ma è un’attenzione che rinuncia in modo intenzionale a dare giudizi: con la mindfulness ci si allena a prestare attenzione pura, senza filtri, a ciò che è, nel momento in cui è, esattamente come viene percepito. Ci aiuta a essere oggettivi e quindi a riconoscere la propria esperienza mentale in quanto tale, i pensieri come pensieri, le emozioni come emozioni, le sensazioni fisiche come tali. Ci aiuta a non confondere i pensieri con la realtà.
Essere ancorati al momento presente ci consente di aprirci alla nostra esperienza, e quindi anche all’esperienza del funzionamento della nostra mente e del suo modo di interpretare, predire, concettualizzare, giudicare e del suo modo di legarsi alle cose o di cercare di fuggire.

Mindfulness per iniziare

Mindfulness è certamente un’abilità, ma è soprattutto una pratica e uno stile di vita che può essere allenato.
Esistono diverse pratiche che progressivamente aiutano a portare attenzione focalizzata nella vita. Si può iniziare con il portare attenzione a piccole attività quotidiane, poi al respiro con l’aria che entra ed esce dalle narici e muove l’addome. Successivamente si può farsi guidare attraverso la sfera immaginativa.
Mindfulness è un cammino e ora tocca a te!

Referenza bibliografica

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  6. Jon Kabat-Zinn. Mindfulness per principianti. Mimesis Frontiere della psiche
  7. Thich Nhat Hanh. Il miracolo della presenza mentale. Un manuale di meditazione

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